Non si presenta a nozze: trovato carbonizzato nella Mercedes

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Al posto del guidatore vi era un corpo carbonizzato che rimane ancora senza nome. Le generalità si tenteranno di conoscere attraverso il Dna estratto stamani dai resti della vittima nel corso dell’autopsia effettuata all’istituto di Medicina legale di Palermo. Potrebbe trattarsi di Francesco Ciaravolo, 48 anni di Salemi (Trapani) del quale si sono perdute le tracce da circa quattro giorni e la cui auto, una Mercedes classe C, ieri è stata trovata completamente bruciata nella zona di Piano dei Rizzi, a Salemi.

I carabinieri del comando provinciale di Trapani e della compagnia di Mazara del Vallo, che conducono le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica a Marsala, non escludono che i resti carbonizzati possano appartenere al proprietario della vettura del quale neppure i parenti hanno saputo tra ieri e oggi fornire notizie. Ciaravolo abita con la madre ottantenne e non ha fratelli. La fidanzata, una infermiera castelvetranese, di poco più grande di Ciaravolo, lo scorso 29 dicembre è stata piantata in asso poco prima delle nozze che si sarebbero dovute celebrare nella chiesa di san Francesco di Paola a Castelvetrano.

Nel giorno fissato per il matrimonio era tutto pronto per la cerimonia, gli invitati erano in chiesa, mancava però lo sposo che rintracciato ha poi fatto sapere che non sarebbe arrivato. Pure la sala banchetti era stata prenotata a Mazara del Vallo per festeggiare le nozze poi annullate. E non sarebbe stata neanche la prima volta che Francesco Ciaravolo tentava di sposarsi con la stessa donna. Pare che il matrimonio si dovesse celebrare già lo scorso mese di settembre e che dopo sia stato posticipato a dicembre. Al momento i militari dell’Arma stanno cercando di ricostruire le ore precedenti alla scomparsa di Ciaravolo. Per ora non ci sono indagati e si attendono risposte precise dall’autopsia per potere propendere per l’ipotesi del suicidio o per quella dell’omicidio. «Attendiamo l’esito di alcuni esami svolti oggi con l’autopsia – dicono gli investigatori».