Anastasio vincitore della dodicesima edizione di X Factor

Spettacolo
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In diretta dal Forum di Assago su Sky e in chiaro su Tv8 la finale della dodicesima edizione presentata da Alessandro Cattelan.

Cattelan ringrazia la squadra di tecnici e i giudici, quindi apre la busta: Anastasio è il vincitore della dodicesima edizione di X Factor. “E da domani ripartono i casting della prossima edizione” aggiunge il conduttore dando appuntamento a X Factor 13: “Liberi tutti”.

Il pupillo di Mara Maionchi  ha conquistato anche i più scettici. Ma chi è il rapper che ha letteralmente fatto impazzire la Maionchi?

Quando è entrato a X Factor ha deciso di cambiare il suo nome d’arte e tornare alle origini: «Anastasio è il mio cognome, ed io vorrei essere semplicemente me stesso. La sincerità paga e io francamente non ho voglia di costruirmi un personaggio. Nasta era figo, Anastasio sono io».

X Factor 2018, Mara Maionchi: «Anastasio mi fa capire che non sono morta e che posso fare quel ca**o che mi pare»​

Riuscirà Anastasio ad imporsi nel mercato discografico?

Anastasio – La Fine Del Mondo

Aspetta, non sono pronto ancora
Guarda, ho ancora l’etichetta non so
andare in bicicletta o fare i cento all’ora
Mai corso la maratona superato ostacoli
Non ho mai visto il Napoli di Maradona
Ho le licenze scadute da un pezzo
Quella poetica da rinnovare o levare di mezzo
Abbatto la clessidra orizzontale per
fermare il tempo
A patto che smettiate di soffiare per
cambiare il vento
E il freddo che avanza, l’anima sintetica e
L’estetica dell’ansia
E se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani

Non mi rompete il ca**o con sta fretta di
decidersi lasciatemi non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con sta fretta di
decidersi voi, voi non fatemi alzare dal letto

Non mi rompete il ca**o con sta fretta di
decidersi lasciatemi non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con sta fretta di
decidersi voi, voi non fatemi alzare dal letto

Non mi alzerò mai,
da questo letto sfatto e zozzo
Che mi tira giù sul fondo
ed è profondo come un pozzo
Mi ripeto alzati, almeno muoviti
Ma ste lenzuola sono come sabbie mobili

E non ho manco sonno ma se mi alzo
torno affrontare il mondo
E sono tempi bui
Il gioco lo conosco a fondo
Sono debole e lui cambia regole a suo
Piacimento e vince sempre lui
E vince sempre lui

Ed accidenti dovrei darci dentro ancora
In contro mano a fari spenti sfioro
centoventi all’ora
Ma il mondo mi ignora ancora
Non lo vedo più
Non tira un filo di vento non sento
Manco l’aria sulla faccia mentre cado giù
Ma io non voglio far finta di niente
Se in giro vedo solo ed unicamente facce spente
Io…io sogno un mondo che finisca degnamente
Che esploda
non che si spenga lentamente

Io sogno i led e i riflettori alla Cappella
Sistina sogno un impianto con bassi pazzeschi
Sogno una folla che salta all’unisono fino
a spaccare i marmi fino a crepare gli affreschi
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e
Cadere in coriandoli sopra una folla
danzante di vandali li vedo al rallenty
Miliardi di vite mentre guido il meteorite
Sto puntando lì

Io sogno i led e i riflettori alla Cappella
Sistina sogno un impianto con bassi pazzeschi
Sogno una folla che salta all’unisono fino
a spaccare i marmi fino a crepare gli affreschi
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e
Cadere in coriandoli sopra una folla
danzante di vandali li vedo al rallenty
Miliardi di vite mentre guido il meteorite
Sto puntando lì

Sogno il giudizio universale sgretolarsi e
Cadere in coriandoli sopra una folla
danzante di vandali li vedo al rallenty
Miliardi di vite mentre guido il meteorite
Sto puntando lì.

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